Chi ha inventato la Borsa?
Le origini della “borsa valori” che conosciamo attualmente, risalgono ai tempi dell’antica Babilonia. In quel periodo, nacque una delle prime forme di mercato finanziario per regolare le esigenze comuni di natura economica tra le persone. Il primordiale baratto, si trasformò in uno scambio monetario vero e proprio. In seguito si sviluppò la figura del prestito. Grazie a questi meccanismi evolutivi, le risorse economiche acquisirono un crescente valore.
Altri predecessori che influenzarono il percorso di sviluppo della Borsa Moderna furono gli antichi Greci ed i Romani: già a quel tempo crearono normative che regolavano gli scambi commerciali. Anche i mercati pubblici italiani che si svilupparono durante il medioevo ed il rinascimento, diedero un ulteriore contributo a questa figura di compra-vendita dei titoli, soprattutto nelle piazze che avevano una maggiore influenza mercantile e commerciale, come nelle città di Venezia e Firenze.
In quel periodo regnava l’incertezza politica e mancavano confini geo-politici, ben delineati, che aiutassero a capire con precisione il giusto valore della compensazione tra le diverse valute che entravano in gioco in una trattativa. Tale assenza normativa non creava i presupposti per uno scambio commerciale paritario.
I meccanismi regolatori della Borsa che conosciamo oggi, derivano proprio da quelle usanze che con il passar del tempo sono diventate consuetudini, per rispondere alle esigenze commerciali dei vari periodi storici. Il mercato azionario è il risultato del processo evolutivo dei luoghi pubblici dove avvenivano le contrattazioni e lo scambio di merce. Con il passare dei secoli, tali abitudini, si sono evolute ed affinate fino a portare alle attuali norme di Borsa.
Borsa “un nome di Famiglia”
Il più antico mercato azionario risale al XVI secolo e nasce in Belgio nella cittadina di Bruges. Proprio qui le trattative, scambio di titoli, monete e merci in arrivo dall’estero, avvenivano in piazza ed in tanti altri luoghi della città. Principalmente in casa di Chevalier Van Der Bourse, “il cavaliere delle borse”: un uomo d’affari, molto attivo nel settore commerciale. Sulla facciata del suo palazzo, dove avvenivano le contrattazioni, si poteva apprezzare chiaramente lo stemma di famiglia, su cui erano raffigurate tre borse. Sembra che il termine Borsa derivi proprio da questo nome.
Alcuni studiosi, infatti, confermano l’ipotesi che il termine “Borsa”, provenga originariamente da una famiglia di mercanti veneziani di cognome “Della Borsa”, che nel 1.300 si trasferì in Belgio. Il cognome metteva in chiara evidenza la loro provenienza italiana, ma venne successivamente tradotto in olandese.
La Borsa di Bruges non fu riconosciuta formalmente, solo più tardi nel 1531, nella città belga di Anversa, nacque la prima Borsa Valori. La Borsa di Anversa divenne un punto di riferimento ed il centro d’incontro tra mercanti e banchieri che concludevano importanti affari commerciali.
Nella seconda parte del XVI secolo, successivamente ad Anversa, si svilupparono molti altri mercati azionari in alcune delle più importanti città europee ed americane. Ma come si vede dalla successione cronologica di seguito, lo sviluppo dei mercati di borsa, nati in Belgio, ebbe seguito in Francia: Lione 1548, Tolosa 1549,Rouen 1556, Parigi 1563, Bordeaux 1571.
Nel 1609 Amsterdam sostituì, per rilevanza, la Borsa di Anversa diventano il più importante e moderno centro di affari in Europa.
In altre zone europee nacquero la Borsa di Londra nel 1564, la Borsa di Vienna 1771. In Germania, Borsa di Amburgo 1583, Francoforte 1946. Il New York Stock Exchange nacque nel 1792 ed è ad oggi il mercato azionario più importante del Mondo. Anche in Italia fiorirono molti mercati di Borsa tra cui: Venezia 1600, Trieste 1775, Roma 1802, Milano e di Firenze entrambe nel 1808, Napoli 1810, Torino 1850, Genova 1855, Bologna 1861, Palermo 1862.
Tanti di questi mercati finanziari funzionavano come centri borsistici molto prima delle date indicate. Furono riconosciuti istituzionalmente dai governi, solo al momento in cui vennero debitamente regolamentati. In seguito alla crisi speculativa del 1717 al mercato azionario di Parigi, si creò la prima legge di Borsa: era il 1724.
Nella storia il mercato azionario ha dovuto attraversare sicuramente tanti cambiamenti evolutivi, passando attraverso dei periodi di crescita importante e momenti di grandi crisi: l’espansione del mercato, la speculazione e il crack della borsa nel 1929. Da quell’anno, si sono succeduti periodi di crescita, stasi e ribasso in base all’andamento economico globale, sociale. Guerre e epidemie e boom economici. Innovazione industriale, l’era tecnologica.
Nel 1969 fu creato l’indice MSCI World costituito da migliaia di titoli di livello globale. A tutt’oggi usato come metro di misura (benchmark) per i fondi azionari di tipo “world” (mondiali) o “global” (globali). L’indice include una raccolta di titoli azionari di tutti i mercati dei paesi sviluppati nel mondo come definito dall’MSCI. Ad oggi ha registrato un incremento di oltre il 225% dalla sua nascita.